Statuto dell'associazione

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STATUTO dell’associazione

AIAC
– Associazione Italiana Angiomi Cavernosi - Onlus”




TITOLO I


Art. 1 Costituzione

1. E’ costituita l’associazione denominata “CCM Italia - Associazione Italiana Angiomi Cavernosi Onlus”, avente le caratteristiche di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) in breve denominabile AIAC Onlus qui di seguito detta “Associazione”.

2. L’associazione è incentrata sulla malattia genetica denominata Malformazione Cavernosa Cerebrale (CCM), detta anche Angioma Cavernoso o Cavernoma.

3. L’Associazione si configura quale ente senza scopo di lucro neppure indiretto e con fini di solidarietà, ed in particolare quale organizzazione Onlus che agisce ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 del D.Lgs 4 dicembre 1997 n 460, nonché dei principi generali dell’ordinamento giuridico e del presente Statuto.



Art. 2 Sede

1. L’Associazione ha sede legale nel comune di Orbassano (TO). Il Consiglio direttivo potrà deliberare il trasferimento della sede legale dell’Associazione anche in altro comune senza che ciò comporti la modifica del presente Statuto.

2. Con delibera del Consiglio Direttivo possono essere istituite sedi operative dell’Associazione in Italia o all’estero.



Art. 3 Durata

La durata dell’Associazione è illimitata.



TITOLO II


Art.4 Oggetto e finalità

1. Lo spirito e la prassi dell’Associazione si conformano ai principi della Costituzione Italiana e si fondano sul pieno rispetto della dimensione umana, spirituale e culturale della persona.

L’Associazione è apartitica e si atterrà ai seguenti principi: assenza di fine di lucro, democraticità della struttura, gratuità delle prestazioni degli associati, elettività e gratuità delle cariche sociali.

2. L’Associazione opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali di volontariato attivo ed ha per scopo l’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di solidarietà sociale.

L’Associazione in particolare si prefigge le seguenti finalità:

Assistenza socio-sanitaria ai diagnosticati di Malformazioni Cavernose Cerebrali e alle loro famiglie a seguito della diagnosi, fornendo informazioni sulle procedure e modalità previste dal sistema sanitario
Assistenza sociale ai diagnosticati e alle loro famiglie, attraverso un servizio di supporto psicologico per l’accettazione della patologia e relative complicanze
Promozione, informazione, divulgazione in Italia, presso la comunità scientifica, le famiglie, la popolazione, le associazioni e le istituzioni, delle conoscenze nel campo delle Malformazioni Cavernose Cerebrali
Promozione dello sviluppo della ricerca scientifica sugli aspetti clinici, genetici, cellulari e molecolari delle Malformazioni Cavernose Cerebrali
Definizione di linee guida diagnostiche e terapeutiche
Costituzione di centri regionali di riferimento per la diagnosi e la terapia
Iscrizione nel registro delle Patologie Rare
Che persegue attraverso le attività di seguito elencate:

Promozione dell’informazione sulle Malformazioni Cavernose Cerebrali attraverso la distribuzione ai diagnosticati e alle loro famiglie di un house organ periodico contenente informazioni su nuovi contributi della scienza medica e sulle attività associative di tutto il territorio nazionale;
Effettuazione di indagini sulla diffusione della detta patologia e sulla relativa incidenza;
Promozione dei rapporti con associazioni mediche nazionali e internazionali e con ogni altra istituzione avente scopi e/o programmi analoghi ai propri;
Promozione dei rapporti con le Società Mediche e Scientifiche che si occupano della patologia;
La sensibilizzazione, anche con l’utilizzo dei mezzi informativi di massa, sulle tematiche legate alla sopracitata patologia;
Diffusione dell’informazione presso la classe medica e paramedica circa le possibilità diagnostiche e terapeutiche relative alla malattia;
Raccolta di fondi e contributi in occasione di manifestazioni ed eventi occasionali.
3. L’Associazione, nello svolgere attività di sensibilizzazione ed informazione del pubblico sui temi attinenti alle proprie finalità, si avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli Enti Locali e Nazionali anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, ovvero con altri enti aventi scopi analoghi o connessi con i propri.

4. L’Associazione opera su tutto il territorio nazionale a favore del raggiungimento dei propri scopi e può collaborare con Associazioni presenti anche all’estero che perseguono lo stesso obiettivo.





TITOLO III


Art. 5 Associati

1. All’Associazione possono aderire tutte le persone fisiche che condividano in modo espresso gli scopi di cui all’articolo precedente e che siano mosse da spirito di solidarietà.

2. Sono associati dell’Associazione coloro che hanno partecipato alla costituzione e quanti altri, su domanda, verranno ammessi dal Consiglio Direttivo e verseranno la quota di associazione annualmente stabilita dal Consiglio Direttivo.

3. La quota annuale a carico degli associati non è frazionabile né ripetibile in caso di recesso o di perdita della qualifica di associato.



Art. 6 Diritti e doveri degli associati


1. Tutti gli associati hanno uguali diritti e uguali obblighi nei confronti dell’Associazione.

2. L’ammissione all’Associazione non può essere effettuata per un periodo temporaneo, fatta salva la facoltà di ciascun associato di recedere dall’Associazione in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta inviata all’Associazione.

3. Gli associati hanno il diritto di informazione e di controllo stabilito dalle leggi e dallo Statuto e di partecipare alle assemblee e, se in regola con il versamento della quota sociale, hanno diritto di voto in proprio e per delega, di eleggere ed essere eletti alle cariche sociali.

4. Gli associati hanno l’obbligo di rispettare le norme del presente Statuto, le deliberazioni degli organi dell’Associazione e di pagare le quote sociali nell’ammontare fissato dal Consiglio Direttivo. 5. Gli associati svolgono in modo personale, spontaneo e gratuito l’attività di volontariato per la realizzazione degli scopi dell’Associazione, quale deliberata dagli organi sociali e ad essi consensualmente assegnata.

6. Non è ammesso per associati stipulare con l’Associazione alcun tipo di contratto avente come oggetto rapporti di lavoro dipendente o autonomo. L’attività svolta dagli associati non può essere retribuita in alcun modo, neanche dai beneficiari. Al volontario possono essere rimborsate soltanto le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, entro i limiti preventivamente stabiliti dal Consiglio Direttivo.

7. Coloro che prestano attività di volontariato devono essere assicurati contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività stessa, nonché per la responsabilità civile verso i terzi, in conformità a quanto previsto dalla legislazione vigente.



Art. 7 Categorie di soci

1. Sono previste le seguenti categorie di soci: i soci fondatori, i soci onorari e i soci ordinari.

Sono soci fondatori coloro che hanno concorso alla fondazione dell’associazione.

Sono soci onorari coloro che per decisione del Consiglio Direttivo vengono prescelti per la carica che ricoprono, per i loro meriti o per essersi particolarmente distinti nella promozione delle attività dell’associazione.

Sono soci ordinari tutti gli altri associati.



Art. 8 Perdita della qualità di associato

La qualità di associato si perde per:

Decesso;
Dimissioni: ogni associato può recedere dall'associazione in qualsiasi momento dandone comunicazione scritta al Consiglio Direttivo; tale recesso avrà decorrenza immediata. Resta fermo l'obbligo per il pagamento della quota associativa per l'anno in corso.
Decadenza: la decadenza viene dichiarata dal Consiglio Direttivo trascorsi sei mesi dalla data per la quale è previsto l’obbligo del versamento  della quota associativa.
Esclusione: la qualità di associato si perde inoltre nel caso in cui la persona compia atti in violazione delle previsioni dello Statuto, dell’eventuale regolamento nonché delle delibere approvate dagli organi associativi, tenga un comportamento lesivo dell’immagine dell’Associazione, o qualora intervengano gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo. Il Consiglio Direttivo delibera il provvedimento di esclusione, previa contestazione degli addebiti e sentito l’associato interessato, se richiesto dallo stesso. Il provvedimento di esclusione dovrà essere comunicato con lettera raccomandata all’interessato, che potrà ricorrere entro trenta giorni all’Assemblea.  In tal caso il Presidente deve provvedere alla convocazione dell’Assemblea entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro trenta giorni dalla convocazione.


TITOLO IV


Art. 9 Organi dell’Associazione


1. Gli organi dell’Associazione sono:

a) l’Assemblea degli Associati;

b) il Consiglio Direttivo;

c) il Presidente;

d) il Collegio dei Revisori dei Conti (eventuale).

2 Tutte le cariche associative sono elettive e sono svolte a titolo gratuito; è ammesso il solo rimborso delle spese effettivamente sostenute ai sensi dell’art. 6 del presente Statuto.



Art. 10 Convocazione dell’Assemblea degli Associati

1. L’Assemblea è composta da tutti gli associati e deve essere convocata dal Presidente, almeno una volta l’anno, entro il 30 aprile, per l’approvazione dei bilanci e ogni qualvolta il Consiglio Direttivo lo ritenga necessario. Essa deve inoltre essere convocata ogni qualvolta ne faccia richiesta motivata almeno un decimo degli associati; in tal caso il Presidente deve provvedere alla convocazione entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro 30 giorni dalla convocazione.

2. Le convocazioni dell’Assemblea devono essere effettuate mediante avviso spedito con lettera raccomandata, postale o a mano, oppure fax o email, da inviarsi almeno 15 giorni prima della data fissata per la riunione, ovvero con altro mezzo idoneo ad assicurare con certezza l’avvenuto recapito entro il predetto termine.

L’avviso deve contenere il giorno, il luogo e l’ora per la prima e la seconda convocazione, nonché l’elenco delle materie da trattare.



Art. 11 Composizione e attribuzioni dell’Assemblea degli Associati


1. L'Assemblea è il massimo organo deliberante dell’Associazione.

2. Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto e di elettorato attivo e passivo, tutti gli associati in regola con il pagamento della quota annuale.

3. Ogni associato ha diritto ad un voto. Gli associati possono farsi rappresentare, mediante delega scritta, da altri associati. Ogni associato può ricevere al massimo due deleghe conferitegli da altri associati.

4. L’Assemblea può essere ordinaria e straordinaria.

In particolare l’Assemblea ordinaria ha il compito di:

a) delineare, esaminare ed approvare gli indirizzi, i programmi e le direttive generali dell’Associazione;

b) deliberare sul bilancio consuntivo e sull’eventuale preventivo;

c) eleggere i componenti del Consiglio Direttivo, determinandone il numero, e dell’eventuale Collegio dei Revisori dei Conti;

d) deliberare in merito al ricorso sul provvedimento di esclusione dell’associato interessato, ai sensi dell’art. 8 del presente Statuto;

e) deliberare su ogni altro argomento che il Consiglio Direttivo vorrà ad essa sottoporre.

L’Assemblea straordinaria ha il compito di:

f) deliberare sulle modifiche dello statuto dell’Associazione;

g) deliberare sullo scioglimento dell’Associazione stessa.

5. Le deliberazioni assembleari prese in conformità alla legge ed al presente Statuto obbligano tutti gli associati.



Art. 12 Validità dell’Assemblea


1. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione; in sua mancanza l’Assemblea è presieduta dal Vice Presidente; in mancanza di entrambi l’Assemblea nomina il proprio presidente.

2. Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare la regolarità delle deleghe ed in genere il diritto di intervento all’Assemblea.

3. L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà più uno degli associati. In seconda convocazione l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli associati intervenuti o rappresentati.

4. Le deliberazioni dell’Assemblea sono approvate quando siano approvate dalla maggioranza dei voti. Nel conteggio dei voti non si tiene conto degli astenuti. Per le deliberazioni riguardanti le modifiche statutarie è necessaria la presenza della maggioranza degli associati ed il voto favorevole di almeno due terzi degli intervenuti in proprio e per delega. L’eventuale scioglimento anticipato dell’Associazione e relativa devoluzione del patrimonio residuo deve essere deliberato con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati.

5. Le deliberazioni dell’Assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente dell’Assemblea e dal Segretario. Ogni associato ha diritto di consultare i verbali delle riunioni redatti.



Art. 13 Nomina e composizione del Consiglio Direttivo

1. Il Consiglio Direttivo è l’organo esecutivo dell’Associazione.

2. Il Consiglio Direttivo è eletto dall’Assemblea degli Associati. Esso è composto da un minimo di tre ad un massimo di nove membri, scelti fra gli associati.

3. I membri del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e sono rieleggibili.

Se vengono a mancare uno o più membri, il Consiglio Direttivo provvede a sostituirli nominando al loro posto l’associato o gli associati che nell'ultima elezione assembleare seguivano nella graduatoria della votazione. In ogni caso i nuovi consiglieri scadono insieme a quelli che sono in carica all'atto della loro nomina. Se vengono a mancare consiglieri in numero superiore alla metà, il presidente deve convocare l'assemblea per nuove elezioni.

4. Il Consiglio Direttivo elegge nel proprio seno il Presidente e il Vice Presidente e assegna gli incarichi di Segretario e Tesoriere scegliendo anche quest’ultimi tra i propri membri.  Se del caso, con esclusione della rappresentanza legale, potranno essere attribuiti fino a due incarichi ad una sola persona.

5. Non è ammessa alcuna forma di compenso ai membri del Consiglio Direttivo per l’attività di amministrazione svolta a favore dell’Associazione, salvo il rimborso delle spese ai sensi e nei limiti previsti dell’art. 6 del presente Statuto.



Art. 14 Convocazione e validità del Consiglio Direttivo

1. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni qual volta sia necessario e, comunque, almeno una volta per ogni esercizio per deliberare in ordine al bilancio consuntivo e all’eventuale preventivo da presentare all’approvazione dell’Assemblea degli associati, oppure dietro domanda motivata di almeno due dei suoi membri.

2. La convocazione è effettuata mediante avviso spedito con lettera raccomandata, postale o a mano, oppure fax o email, da inviarsi almeno 8 giorni prima della data fissata per la riunione.

L’avviso deve contenere il giorno, il luogo e l’ora, nonché l’elenco delle materie da trattare.

3. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente, oppure, in sua mancanza, dal Vice Presidente, ovvero, in mancanza di entrambi, dal componente più anziano di età. Le funzioni di segretario sono svolte dal Segretario dell’Associazione o in casi di sua assenza o impedimento da persona designata da chi presiede la riunione.

4. Le riunioni del Consiglio sono validamente costituite quando vi intervenga la maggioranza dei suoi membri. Le deliberazioni del Consiglio sono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e le medesime dovranno risultare dal verbale della riunione, sottoscritte dal Presidente e dal Segretario.



Art. 15 Attribuzioni del Consiglio Direttivo


1. Al Consiglio Direttivo spetta l’attuazione delle direttive generali stabilite dall’Assemblea e la promozione, nell’ambito di tali direttive, di ogni iniziativa diretta al conseguimento degli scopi dell’Associazione.

2. Al Consiglio Direttivo spetta inoltre:

a) eleggere il Presidente e il Vice Presidente;

b) assegnare tra i suoi componenti gli incarichi di Segretario e Tesoriere;

c) amministrare le risorse economiche dell’Associazione ed il suo patrimonio, con ogni più ampio potere al riguardo;

d) predisporre, alla fine di ogni esercizio finanziario, il bilancio consuntivo e l’eventuale bilancio preventivo del successivo esercizio, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;

e) qualora lo ritenga opportuno redigere un apposito regolamento interno che, conformandosi alle norme del presente Statuto, dovrà regolare gli aspetti specifici e organizzativi della vita dell’Associazione. Detto regolamento dovrà essere sottoposto per l’approvazione all’Assemblea che delibererà con maggioranze ordinarie;

f) indire adunanze, convegni, ecc.;

g) deliberare tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’Associazione;

h) deliberare l’adesione dell’Associazione ad altre istituzioni analoghe;

i)  decidere sull’ammissione, la decadenza e l’esclusione degli associati;

j) deliberare in ordine all’assunzione di personale dipendente o avvalersi di prestazioni autonome, esclusivamente nel limite necessario a garantire il regolare funzionamento dell’Associazione oppure occorrenti a qualificare o specializzare l’attività svolta (ai sensi dell’art.10 del D.Lgs 4 dicembre 1997 n 460);

k) proporre all’Assemblea il conferimento di onorificenze e/o di cariche onorifiche ad associati o a terzi che abbiano acquisito particolari benemerenze nelle attività proprie dell’Associazione; ai non associati a favore dei quali è deliberato tale conferimento non spettano i diritti di cui all’art. 6, comma 3.

l) istituire sedi operative, nominando il/i relativo/i responsabile/i, con potere di revoca.



Art. 16 Comitato Scientifico

L'assemblea potrà nominare un Comitato Scientifico regolato come sotto esposto.

Compito del Comitato Scientifico è coadiuvare il Consiglio nella definizione della strategia dell’associazione e degli impieghi dei fondi disponibili.

Il Comitato Scientifico è composto da tre o più membri scelti tra personaggi di provato valore  nell'ambito delle materie di interesse dell'associazione, con particolare riferimento alla ricerca scientifica e alla professione medica.

Il Presidente del Comitato Scientifico è nominato dal Consiglio Direttivo tra i membri del Comitato Scientifico.

Il Comitato si può costituire in gruppi di lavoro per specifiche materie, elegge tra i suoi componenti i coordinatori dei predetti gruppi e può attribuire la competenza su singoli argomenti ai propri membri.

Il Comitato cura i profili tecnici e di ricerca in ordine all'attività dell'Associazione e svolge una funzione propositiva, oltre che tecnico-consultiva nei confronti del Consiglio Direttivo.

In particolare il Comitato Scientifico predispone il programma annuale delle iniziative da sottoporre al Consiglio Direttivo e da approvare dallo stesso, con particolare riguardo alla scelta dei progetti da candidare, alle iniziative scientifiche ed alla concessione di sovvenzioni da sottoporre al Consiglio Direttivo e da approvare dallo stesso, e ad ogni altra questione per la quale il Consiglio Direttivo ne richieda espressamente il parere.

Il Comitato Scientifico dura in carica tre anni ed i suoi componenti possono essere riconfermati.

Il Comitato Scientifico è convocato dal presidente dell'Associazione ed è presieduto dal Presidente stesso o da un suo delegato; delibera a maggioranza dei presenti e in caso di parità prevale il voto del Presidente.

Il Comitato Scientifico potrà adottare un regolamento interno che non sia in contrasto con le norme di legge e quanto indicato nel presente statuto associativo.



Art. 17 Il Presidente

1. Il Presidente è il rappresentante legale dell’Associazione di fronte ai terzi, anche in giudizio. Egli è anche Presidente dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.

2. Il Presidente viene eletto dal Consiglio Direttivo al suo interno, dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

3. Egli convoca e presiede l’Assemblea e il Consiglio Direttivo.

4. Al Presidente in particolare compete:

a) provvede all’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;

b) è delegato a compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione dell’Associazione e in particolare aprire conti correnti bancari e postali e operare sugli stessi; compiere ordinarie operazioni finanziarie e bancarie; eseguire incassi di qualsiasi natura da qualsiasi ufficio, ente, persona fisica e giuridica, rilasciando quietanze; effettuare pagamenti di qualsiasi natura, ivi inclusi i pagamenti di salari e stipendi ai dipendenti;

c)  Per le operazioni bancarie e finanziarie il Consiglio può richiedere la firma abbinata di altro componente il Consiglio.

5. Al Presidente compete la tenuta dei rapporti con gli enti e le istituzioni presenti nel territorio.

6. In caso di urgenza può adottare, altresì, provvedimenti di competenza del Consiglio Direttivo, con l’obbligo di riferirne allo stesso nella prima riunione successiva.

7. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua assenza o impedimento, in tutte le funzioni allo stesso attribuite.



Art. 18 Il Segretario ed il Tesoriere

1. Il Segretario ed il Tesoriere, affiancano il Presidente nello svolgimento delle sue funzioni.

2. Al Segretario compete:

a) la redazione dei verbali delle sedute dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.

b) curare la tempestività delle convocazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;

c) la redazione dei libri verbali nonché del libro soci e del registro degli associati che prestano attività di volontariato.

3. Al Tesoriere spetta il compito di:

a) tenere ed aggiornare i libri contabili;

b) predisporre il bilancio dell’Associazione.



Art. 19 Il Collegio dei Revisori dei Conti


1. I Revisori dei Conti sono eletti dall’Assemblea, qualora l’Assemblea stessa lo ritenga opportuno, in numero di tre e durano in carica per tre anni. Essi sono rieleggibili e potranno essere scelti in tutto o in parte fra persone estranee all’Associazione avuto riguardo alla loro competenza.

2. Il Collegio dei Revisori elegge al proprio interno un Presidente.

3. Ai Revisori spetta:

a) il controllo sulla gestione amministrativa e contabile dell’Associazione;

b) sovrintendere e sorvegliare la gestione e l’andamento dell’Associazione in tutte le sue manifestazioni ed il rispetto delle norme cui l’Associazione è tenuta, ivi comprese quelle dettate dal presente Statuto;

c) redigere la relazione ai bilanci consuntivi e preventivi predisposti dal Consiglio Direttivo da presentare all’Assemblea.



TITOLO V


Art. 20 Risorse economiche

Le entrate dell’Associazione sono costituite da:

a) contributi degli aderenti;

b) contributi dei privati;

c) contributi dello stato, di enti o di istituzioni pubbliche finalizzati esclusivamente al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;

d) contributi di organismi internazionali;

e) rimborsi derivanti da convenzioni;

f) donazioni e lasciti testamentari.



Art. 21 Esercizio finanziario

1. L’esercizio finanziario ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

2. Al termine di ogni esercizio finanziario, il Consiglio Direttivo redige il bilancio consuntivo e l’eventuale preventivo che avrà cura di depositare presso la sede sociale, a disposizione degli associati, cinque giorni prima della data stabilita per l’Assemblea ordinaria annuale, unitamente alla relazione dei Revisori, qualora nominati.

3. Dal bilancio devono risultare i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti. Gli eventuali utili o avanzi di gestione, così come le componenti patrimoniali con essi conseguiti, non potranno essere distribuiti neppure in modo indiretto, ma dovranno essere devolute in attività, impianti ed incrementi patrimoniali finalizzati al raggiungimento degli scopi dell’Associazione.



TITOLO VI


Art. 22 Scioglimento

1. Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea, secondo le modalità indicate dall’art. 11 comma 4 del presente Statuto.

2. L’Assemblea dovrà provvedere, se del caso, alla nomina di uno o più liquidatori, scegliendoli preferibilmente tra gli associati.

3. In caso di scioglimento dell’Associazione, tutte le risorse economiche che residuano dopo l’esaurimento della liquidazione non potranno essere divise tra gli associati, ma saranno devolute ad altre organizzazioni onlus che operino in identico o analogo settore ai sensi dell’art.10 del D.Lgs n 460/1997, sentito l’organismo di controllo di cui all’art.3, comma 190,della legge 23 dicembre 1996, n. 662 (Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 settembre 2000).



TITOLO VII

Art. 23 Disposizioni generali

Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa riferimento alle norme del Codice Civile, delle leggi in materia di volontariato e delle altre leggi in materia di associazioni senza fini di lucro.

Ultimo aggiornamento Martedì 22 Maggio 2012 10:09

 
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